Domenica 18 novembre, dopo la conferenza tenuta a S. Giovanni il 16, padre Cullen ha celebrato l’eucarestia in oratorio raccontando la propria esperienza e toccando i cuori di tutti i fedeli che hanno avuto modo di conoscere questo sacerdote che si occupa dei minori che hanno subito abusi e violenze.
Candidato al Premio Nobel per la pace, padre Cullen, irlandese di origine e trapiantato nelle Filippine dal 1969, membro della Società Missionaria di san Colombano, da anni è impegnato nella difesa dei diritti umani, in particolare dei minori. Nel 1974 fondò “Preda” una fondazione per promuovere e proteggere la dignità e i diritti dei bambini vittime di abusi e sfruttamento sessuale.
Nell’omelia di questa domenica, il sacerdote missionario ci ha raccontato alcune storie di cui si occupa.
Per esempio Angelica tredicenne, che a séguito di una falsa promessa di lavoro, è stata “venduta” dalla famiglia ed è andata nella capitale. In realtà poi la promessa di un lavoro nascondeva solo un ingaggio in un bordello in cui divenne vittima del turismo sessuale. Oppure Jose, tredicenne finito in carcere con adulti che abusavano di lui: il reato?! Aver rubato una banana da una bancarella.
Nelle Filippine i poliziotti considerano i bambini come la peste, mentre rubare per mangiare non dovrebbe essere considerato un reato.
Padre Cullen ci ha poi ricordato che il problema riguarda anche noi, perchè i turisti che viaggiano per abusare sessualmente di minori non si redimono improvvisamente all’aeroporto e mantengono i loro vizi anche qui, quindi sono in pericolo anche i bambini italiani.
Anche se lontani anche noi di Bra possiamo cooperare perche nel mondo non ci siano queste ingiustizie, sia essendo testimoni della fede tramite volontariato, sostenendo il commercio equo-solidale.
Il nostro grazie a Padre Cullen che, con il suo intervento inaspettato e organizzato in fretta e furia con la preziosa collaborazione di Libero Mondo, ci ha aperto gli occhi su una realtà molto scottante che ci deve allarmare e che richiede il nostro impegno, almeno quello di sensibilizzazione e di preghiera.